Dalla Legge di Bilancio 2022 con riferimento al Piano Transizione 4.0, sono sparite le tradizionali misure del Piano impresa 4.0. Con le disposizioni inserite nella Legge di bilancio 2020, le agevolazioni per le aziende che investono in innovazione sono cambiate.
Da Impresa 4.0 al Piano Transizione 4.0
Il Documento di bilancio 2022 ha annunciato la proroga di «incentivi fiscali collegati a Transizione 4.0 ed il contributo a favore delle PMI per l’acquisto di beni strumentali. Sono, inoltre, previste risorse aggiuntive per il fondo per l’internazionalizzazione delle imprese ed il fondo di garanzia per le PMI», si legge testualmente nel documento. Il Piano Transizione 4.0 sostituisce i precedenti Impresa 4.0 e Industry 4.0 e rappresenta l’indirizzo di politica industriale dell’Italia. Il nuovo credito di imposta previsto dal Piano Transizione 4.0 sostituisce dal 2020 le misure disponibili fino all’anno precedente, tra cui iperammortamento e superammortamento.
Con l’arrivo in aula al Senato l’iter di approvazione della Legge di Bilancio 2022 a dicembre 2021 assume un contorno più chiaro lo scenario dei crediti d’imposta del Piano Transizione 4.0 che, grazie agli emendamenti presentati, potrebbe acquistare maggiore appeal rispetto al provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri che aveva modificato in peggio le previgenti disposizioni.
Crediti d’imposta sui beni materiali Transizione 4.0
Le aliquote 2021 per chi acquista beni strumentali materiali 4.0 sono:
- 50% per investimenti con tetto fissato a 2,5 milioni di euro
- 30% per chi investe da 2,5 a 10 milioni di euro
- 10% per la fascia da 10 a 20 milioni di euro.
Per l’anno prossimo, le nuove aliquote saranno ritoccate al ribasso:
- 40% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
- 20% per la fascia da 2,5 a 10 milioni di euro
- 10% per la fascia da 10 a 20 milioni
Credito di imposta beni immateriali Transizione 4.0
Anche il credito di imposta per i beni immateriali sarà rinnovato per tre anni, Per quest’anno e il prossimo ha aliquota fissata al 20%, la stessa è prevista per il 2023. In seguito, è previsto un calo al 15% per il 2024 e al 10% nel 2025.
Crediti per ricerca e sviluppo
La bozza di Legge di bilancio 2022 prevede un rinnovo di dieci anni fino al 2031 per il Credito d’imposta per ricerca & sviluppo, innovazione e design. Per il 2022 le aliquote restano uguali al 2021:
- 20% per ricerca & sviluppo fino a 4 milioni
- 10% per innovazione o design e ideazione estetica con costi fino 2 milioni
- 15% per transizione ecologica o innovazione digitale 4.0 con spese fino a 2 milioni.
Per gli anni seguenti si prevede per le prime attività 10% con massimale di 5 milioni, 5% per le seconde fino a 2 milioni di euro, per la terza categoria 10% con spese fino 4 milioni di euro.