Dobbiamo innanzitutto dire che entrambi gli schemi sono standard di certificazione volontaria di terza parte.
Il significato di volontario non ha bisogno di spiegazioni, ma cosa si intende per certificazione di terza parte? Questo termine indica che l’azienda che intende certificarsi lo deve fare tramite un ente accreditato a rilasciare questo tipo di certificazione.
In Italia esistono diverse società autorizzate a rilasciare certificazioni FSC o PEFC, le stesse società tuttavia non possono svolgere attività di consulenza, motivo per cui si consiglia alle aziende di farsi accompagnare in questo progetto da personale qualificato.
Per ottenere il certificato i passi da fare sono i seguenti:
- Prendere visione delle richieste dello standard di certificazione che si vuole ottenere
- Definire un manuale e delle procedure operative che rispondano allo standard dello schema di certificazione
- Adottare le regole di gestione conformi alle procedure definite
- Prevedere dei piani di formazione per le figure professionali coinvolte.
- Terminata la fase di implementazione dello schema di certificazione sottoporsi all’audit da parte dell’ente di certificazione
- Se l’audit ha esito positivo l’azienda ottiene la certificazione.
Il raggiungimento di questo obiettivo consente all’azienda di produrre prodotti certificati e di etichettarli usando dei loghi che spesso si trovano anche su prodotti di largo consumo (vedi www.fsc.org e www.pefc.org).
Il certificato ha una durata di 5 anni, annualmente devono essere fatte delle verifiche periodiche per il mantenimento dello stesso.
I tempi per ottenere la certificazione variano dai 4 ai 6 mesi in funzione della dimensione dell’Azienda e dell’impegno che si dedica al progetto.